Il deposito del prezzo è quella procedura, prevista nell’ambito della vendita o di altro atto traslativo, grazie alla quale è possibile, sempre su richiesta di almeno una delle parti, (ma generalmente interessa solo alla parte acquirente)depositare la somma pattuita presso il notaio a titolo di garanzia della buona riuscita della contrattazione stessa.
Cerchiamo di essere più chiari, con la legge 124 del 2017, il legislatore ha recepito una norma voluta e varata dall’unione europea per tutelare la parte acquirente da eventuali acquisti “incauti”.
Ma andiamo con ordine, al momento del rogito notarile generalmente l’acquirente versa i soldi alla parte venditrice e conseguentemente riceve le chiavi e il possesso dell’immobile acquistato.
Questo anche se di solito il notaio impiega almeno due o tre giorni per trascrivere l’atto nel registro della conservatoria dei beni immobiliari.
Se in quei 3 giorni arrivasse un ipoteca o un altro “peso” inaspettato l’immobile sarebbe pregiudicato nonostante la buona fede del notaio, dell’agenzia immobiliare e sopratutto della parte acquirente ma in qualche caso anche della parte venditrice.
Nonostante il pericolo sia veramente remoto, difficile infatti che un’ ipoteca arrivi proprio in quel brevissimo lasso di tempo, la cosa non è impossibile.
Il legislatore ha quindi previsto che la parte acquirente possa depositare la somma in un conto apposito acceso dal notaio, che trasferirà poi le somme alla parte venditrice nel momento in cui l’atto sia stato effettivamente trascritto alla conservatoria dei beni immobiliari.
Questo conto, che tutti i notai devono avere, con la dicitura di “conto dedicato ai sensi della Legge 147/2013”.
Si tratta di un conto assolutamente sicuro, poiché separato dal patrimonio del notaio e impignorabile anche da eventuali creditori del venditore.
Chiunque delle parti in causa volesse avvalersene potrà indicarlo sia in fase di preliminare o anche solo al momento del rogito con l’assegno circolare intestato direttamente al notaio stesso, che sarà poi obbligato a trasferire al somma a chi di diritto.
Il costo di questa ulteriore operazione varia dalle 300 alle 500 euro anche se il suo costo dipende dal notaio stesso che decide la cifra.
Generalmente il deposito prezzo serve effettivamente utilizzarlo quando ci sono acquisizioni immobiliari molto complesse, quando gli immobili sono diversi oppure magari si stanno acquistando delle società in cui è veramente difficile districarsi fra le varie partecipazioni societarie ecc. ecc.
Personalmente lo ritengo poco utile quando si parla di una singola compravendita, in cui già l’agente immobiliare in fase di preliminare è tenuto a fare le varie verifiche ipotecarie e generalmente poi è il notaio che prima del rogito svolge di nuovo le necessarie verifiche con rischi veramente irrisori per l’acquirente.
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Porto San Giorgio li 24/03/2024
392/1327360