Il giorno del rogito notarile, a volte inaspettatamente, i venditori si trovano a dover fronteggiare la cosiddetta accettazione tacita di eredità.
Inaspettatamente perché non avvisati in tempo utile sia dal notaio ma anche spesso nemmeno dall’agente immobiliare.
Dell’accettazione tacita abbiamo già parlato in precedenti articoli e abbiamo visto che diversamente dalla successione che e’ un adempimento fiscale, questa e’ l’approvazione giuridica dell’eredita che viene evasa di solito con la prima operazione riguardante il lascito.
Nulla toglie però che l’erede designato possa far valere i propri diritti in qualsiasi momento o il prima possibile.
Dal costo indicativo di circa 400 euro ad erede, e’ molto spesso invisa ai clienti che la trovano inutile e costosa.
In realtà invece e’ un’ operazione giuridica importante perché certifica che l’eredita in questione viene acquisita dall’erede designato in quel momento.
Concetto un po’ difficile da capire ma cerchiamo di spiegare meglio il significato con un FATTO VERO accaduto.
Il signor Rossi muore e lascia in eredità all’unico nipote, il signor Bianchi il suo immobile.
Bianchi mette in vendita l’immobile ricevuto e in breve si reca dal notaio per il rogito.
L’immobile viene venduto al prezzo di 250.000 euro.
Un mese dopo dal notaio si reca il signor Verdi e in base ad un testamento olografo da poco ritrovato, asserisce di essere il legittimo proprietario dell’immobile precedentemente compravenduto.
In base alle nuove informazioni(il testamento olografo) il signor Bianchi non e’ più l’erede designato ma l’erede apparente.
In forza dei nuovi documenti l’immobile sarebbe tolto all’acquirente del signor Bianchi e restituito al signor Verdi diventato ora il nuovo legittimo erede.
Ovviamente il danno sarebbe enorme per l’acquirente che aveva acquistato l’immobile dal signor Bianchi, che non avrebbe più l’immobile e i soldi.
Sarebbe comunque un danno per lo stesso notaio che anche a ragione sarebbe comunque sicuramente citato in giudizio, oltre al danno d’immagine.
Grazie all’accettazione tacita trascritta in conservatoria, il notaio invece ha potuto chiarire al signor Verdi che purtroppo il suo intervento e’ tardivo e quindi pur avendo un testamento a suo favore e non avendolo prodotto in tempo utile ha perso la proprietà dell’immobile.
In pratica in un’ eredità contesa il primo che trascrive alla conservatoria dei registri l’accettazione tacita o espressa acquisisce la proprietà dell’immobile.
Nota bene
Trascorsi 10 anni senza accettazione tacita o espressa l’eredita si intende rifiutata.
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Porto San Giorgio li 23/06/2024
392/1327360