di Stefano Pallotti
Sembrava fosse finalmente arrivato il momento della ripresa immobiliare in Italia.
Dopo la pesantissima crisi del 2008 il settore aveva registrato perdite importanti sia di valore commerciale, sia in fatto di pure compravendite.
Gli speranzosi segnali di ripresa culminati in un +4,9% del 2019 autorizzavano a sperare in una crescita costante del settore.
Purtroppo per i noti fatti legati alla pandemia del Coronavirus in poco piu’ di un mese siamo costretti ad osservare uno scenario completamente diverso, con un mercato da inventare e delle incognite legate al futuro, sopratutto legate al periodo di tempo in cui l’epidemia volgerà al termine.
In questo periodo il lavoro si è ridotto al 10% circa di quello di un periodo normale e la situazione incoraggia ad utilizzare le nuove tecnologie per far visitare virtualmente gli immobili e rimandare fisicamente le visite a quando sarà possibile.
Resta invariato invece il lavoro di consulenza sull’acquisto e sulla locazione degli immobili che puo’ essere svolta tranquillamente al telefono o in videoconferenza.
Rimane e rimarrà comunque sempre primaria la figura dell’agente immobiliare sia nella visita dell’immobile, sia in tutte le fasi della compravendita, perciò è irrinunciabile la presenza fisica dell’agenzia, nonostante il lavoro in smart working sia stato fondamentale sinora.
L’immobile va comunque visto e l’agente immobiliare è un tramite fondamentale per trasferire tutte le informazioni relative.
In un primo momento bisognerà prendere le opportune misure precauzionali, dotarsi di mascherine, mantenere le distanze di sicurezza, evitare di salire in ascensore insieme ai clienti e sopratutto sapere prima quante persone interverranno alla visita in modo da calcolare se c’e lo spazio giusto per garantire la sicurezza di tutti.
Allo stesso tempo non posso non far notare che proprio in questi giorni sto consigliando ai miei clienti alcune importanti opportunità che si vanno creando.
L’incertezza generale che contraddistingue il momento fa si che gli immobili possano rappresentare una valida alternativa d’investimento, perchè meno esposti alla volatilità dei mercati finanziari.
Fino a qualche settimana fa non c’erano grandi differenze di costo tra un mutuo a tasso fisso e uno a tasso variabile, oggi invece il tasso fisso, in alcuni casi, è paradossalmente più basso, fra l’altro le banche continuano ad investire sul mercato immobiliare offrendo in alcuni casi Spread a tasso zero rinunciando ad avere utili dal mutuo, ma acquisendo nuovi clienti a cui proporre nel tempo nuovi servizi piu’ vantaggiosi.
Il paradosso di un periodo sicuramente particolare come questo, in cui molte famiglie hanno difficoltà con le rate del mutuo, è che non c’e mai stato un periodo nella storia in cui aprirne uno era cosi convenevole.
REMEMBER:
Il mattone è stato sempre il rifugio sicuro di ogni periodo di crisi
Potrebbe interessarvi osservare uno dei nostri immobili in vendita.
Porto San Giorgio li 04/04/2020
392/1327360