Una “bomba” fiscale chiamata riforma del catasto!

La commissione finanze lo scorso 3 di marzo ha approvato con un solo voto di scarto l’approvazione della famigerata riforma del catasto.
Intorno a questa riforma c’è stato un acceso scontro politico, culminato con l’ultimatum lanciato dal sottosegretario del MEF la signora Maria Cecilia Guerra che ha addirittura minacciato la caduta dell’esecutivo in caso di esito negativo alla riforma.
Gli agenti immobiliari FIAIP hanno espresso grande preoccupazione per quello che probabilmente comporterà un simile stravolgimento dei valori catastali, attuata poi in un periodo pandemico e con una crisi energetica in atto.

Questa riforma infatti rischia di colpire tutti i proprietari di immobili, anche quelli che dispongono di una sola abitazione primaria.

In pratica ad ogni unità immobiliare verranno applicate un valore patrimoniale e uno di mercato da aggiornare costantemente nel tempo, senza però che siano state specificate le modalità di calcolo, rendendo il calcolo delle tasse alquanto arduo, incerto e modificabile.

Il rischio è che la nuova rendita catastale possa essere usata come base imponibile per L’IMU, aumentando a dismisura i costi di quest’ultima e un’ altra brutta sorpresa sarebbe l’IRPEF da pagare sugli immobili non locati.

Allo stesso modo aumenterebbe l’imposta di registro sugli immobili compravenduti e quelli avuti in successione ereditaria, aumentando il rischio di calo d’interesse verso il campo immobiliare, tenuto conto che sarebbe anche difficile programmare i costi di gestione di un dato immobile da acquisire.

Anche le volture degli immobili in caso di successione avrebbero degli aumenti vertiginosi.

Infine ma non ultimo cambierebbe il calcolo ISEE per le agevolazioni fiscali, infatti un maggiore valore degli immobili ridurrebbe drasticamente o far perdere del tutto le agevolazioni fiscali di cui si hanno attualmente diritto.